Smantellata banda dedita a furti d'auto ed estorsioni in manette. Sette persone arrestate tra Bagheria e Villabate

L'operazione eseguita dai carabinieri di Monreale

Redazione Prima Pagina Golfo
Redazione Prima Pagina Golfo
07 Novembre 2025 08:59
Smantellata banda dedita a furti d'auto ed estorsioni in manette. Sette persone arrestate tra Bagheria e Villabate

I Carabinieri del Gruppo di Monreale alle prime luci di ieri, nei comuni di Bagheria, Ficarazzi e Villabate, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili - a vario titolo - di furto ed estorsione aggravati in concorso, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambito della medesima attività sono inoltre indagate in stato di libertà altre otto persone.

Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa, condotta dalla Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bagheria nel secondo semestre del 2024 che, ha permesso di individuare e disarticolare un sodalizio di giovani italiani, dediti alla commissione di furti di auto e moto e a successive estorsioni ai danni dei proprietari con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Le indagini, condotte mediante attività tecniche e, soprattutto, con servizi di pedinamento su strada e controlli alla circolazione stradale eseguiti anche con l’ausilio delle Stazioni Carabinieri competenti per territorio, hanno permesso di ricostruire 10 episodi di furto, 4 estorsioni consumate e due tentate e, due casi di ricettazioni oltre a tre cessioni di sostanza stupefacente tra cocaina e hashish.

Nel periodo estivo gli investigatori dopo aver acquisito un numero sempre crescente di denunce per furti di autovetture, quasi tutti consumati lungo la strada panoramica litoranea tra Aspra e Mongerbino, sono riusciti a ricostruire un sistema operativo delittuoso che, aveva inizio con la denuncia sporta dagli ignari proprietari che, a distanza di pochi giorni, contattavano nuovamente i Carabinieri comunicando il rinvenimento su pubblica via dei veicoli asportati.

L’analisi dei primi elementi acquisiti ha sin da subito indotto gli investigatori a focalizzare l’attenzione su alcuni giovani residenti nell’hinterland palermitano, responsabili verosimilmente dei furti. Il loro intento, non era solo di impossessarsi dei mezzi ma, anche di ottenere somme di denaro in cambio della loro restituzione. Il modus operandi adottato dal gruppo criminale, era sempre lo stesso. Dopo il furto i malviventi utilizzando profili falsi e sempre diversi, contattavano tramite social network i proprietari delle auto o delle moto a cui, chiedevano per la restituzione del bene una somma che si aggirava tra i 200 e gli 800 euro.

Gli indagati, carpito l’interesse delle vittime che, ritenevano più vantaggioso pagare piuttosto che acquistare un nuovo mezzo, fornivano successivamente indicazioni sul luogo in cui sarebbe avvenuta la consegna dei soldi e solo dopo, fornivano le indicazioni inerenti la posizione della vettura o delle moto che, veniva così recuperata.

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