Novità politica in consiglio comunale a Castellammare del Golfo. Ad annunciarla ieri sera, nel corso dei lavori d’aula, è stato il presidente Giuseppe Ancona, che assieme ad altri 5 consiglieri comunali ha ufficialmente aderito e costituito il gruppo di Fratelli d’Italia: ne fanno parte, oltre allo stesso Ancona, anche i consiglieri Giusy Corbo (che è anche consigliere provinciale), Giovanni D’Aguanno (assessore), Rita Barone, Epifanio Bonventre (nominato capogruppo) e Angela Bongiorno.
Fratelli d’Italia ha confermato il sostegno all’amministrazione comunale. Alle elezioni Ancona, Corbo, D’Aguanno e Barone erano stati eletti nella lista del sindaco Fausto, mentre Bongiorno e Bonventre (già tesserati da tempo con Fratelli d’Italia) nella lista a sostegno dell’ex sindaco Nicola Rizzo. Lo stesso Rizzo, intervenuto ieri in aula, ha criticato la scelta di Bongiorno e Bonventre, di fatto passati dall’opposizione alla maggioranza, bollandola come un vero e proprio “cambio di casacca”.
Dell’opposizione, oltre a Rizzo, è rimasto a farne parte il consigliere Mario Di Filippi (che ha ribadito il suo ruolo nella minoranza), così come il consigliere Parisi. Nel corso del suo intervento, poi, il consigliere Giuseppe Norfo (capogruppo di “E’ ora Fausto sindaco”) ha parlato di mancanza di confronto in seno alla maggioranza sull’ingresso dei consiglieri Bongiorno e Bonventre e ha auspicato che la “forza dei numeri” di Fratelli d’Italia non crei “scompenso negli equilibri della maggioranza”.
Sempre nel corso della seduta di ieri, il presidente Ancona ha stigmatizzato la comparsa di alcuni volantini anonimi in giro per la città che hanno preso di mira alcuni rappresentanti politici e dipendenti comunali e ha espresso solidarietà a quanti sono stati oggetto di pesanti accuse. Ferma condanna rispetto a quanto accaduto hanno espresso anche i vari consiglieri intervenuti successivamente. Nel corso della seduta di ieri, infine, i 13 consiglieri presenti hanno approvato all’unanimità l’aggiornamento del catasto incendi, con le aree percorse da fuoco fino a dicembre 2024, e due debiti fuori bilancio.
Giovanni Dilluvio