Al tempio di Segesta domani sera in scena la "musica solidale"

Appuntamento con canti e danze della Georgia a cura di alcuni rifugiati

Redazione Prima Pagina Golfo
Redazione Prima Pagina Golfo
04 Settembre 2025 14:24
Al tempio di Segesta domani sera in scena la

Domani sera (5 settembre) alle 21 all’interno del Tempio di Segesta, un concerto particolare che “abbraccia” chi arriva cercando una vita migliore. “Archeologia solidale: canti e danze della Georgia", fa parte di una serie di iniziative culturali promosse dal Parco Archeologico di Segesta in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca nel Mediterraneo di Ginevra (RhAM-Genève) e la Fondation Jonas; ed è una “coda” fuori programma al Segesta Teatro Festival che si è chiuso con oltre 17mila presenze. Ingresso libero.

Già due anni fa l’archeologa Alessia Mistretta aveva coinvolto alcuni giovani rifugiati richiedenti asilo da Siria, Pakistan e Rwanda, nella campagna di scavo che l’Università di Ginevra ha condotto all’Acropoli Sud e alla cosiddetta “Casa del Navarca”; i giovani avevano accolto con entusiasmo la proposta di collaborare allo scavo e avevano lavorato con passione. Il progetto è poi andato avanti con altre iniziative. Domani giovani rifugiati da diverse parti del mondo si esibiranno al Tempio di Segesta per celebrare la libertà ritrovata.

Musica, canti e danze tradizionali di tanti Paesi con protagonisti anche ragazzi – come Natia e Dachi Beraia Taktakishvili, piano e violino con il gruppo delle Voci della Georgia - che nel frattempo sono diventati artisti di fama internazionale grazie al supporto della Fondazione Jonas che li ha aiutati a ottenere un futuro diverso, o semplicemente un futuro. I centri finanziati dalla Fondazione si occupano infatti di offrire ai piccoli una formazione e un’opportunità di vita protetta.

Comunicato stampa 

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