Alcamo si candida a “Città del Vino 2026”, il prestigioso riconoscimento promosso dall’omonima associazione nazionale che mira a valorizzare le eccellenze enologiche, culturali e territoriali dei comuni soci. Sul sito internet del comune alcamese è stato pubblicato ieri il relativo avviso attraverso il quale coinvolgere gli attori locali per giungere a una candidatura in co-progettazione del territorio. Ma i tempi sono stretti e occorrerà fare presto. Nonostante il bando sia stato pubblicato a inizio gennaio 2025, infatti, l’avviso del comune è di ieri e le candidature dovranno pervenire entro il 31 agosto.
In pratica, manca meno di un mese. Alcamo, si legge nella determina dirigenziale di approvazione dell’avviso, “intende mettere in risalto le peculiarità del proprio territorio, dando prova di creatività, innovazione, sostenibilità, attenzione all’ambiente e coinvolgimento della filiera vitivinicola, nonché degli altri protagonisti della filiera enogastronomica e enoturistica, oltre ai cittadini residenti”. E si legge anche: “L’amministrazione ritiene importante partecipare al progetto “Città del Vino” con una proposta integrata in co-progettazione, valorizzando le competenze e il radicamento territoriale degli enti privati e pubblici attivi nel comparto enoturistico, culturale e della promozione territoriale”.
La procedura di co-progettazione è finalizzata alla definizione condivisa della proposta progettuale da candidare al bando “Città italiana del Vino 2026” e l’avvio è rivolto a associazioni, fondazioni, cooperative sociali, organizzazioni non profit, enti del terzo settore, produttori vitivinicoli, enoteche, enti pubblici, commercianti etc. operanti nel settore dell’enoturismo, della valorizzazione territoriale, culturale e rurale. Le proposte e adesioni dovranno pervenire al comune entro il 13 agosto e verranno sottoposto a valutazione. Entro il 21 agosto, poi, verrà attivato il tavolo di co-progettazione con enti o associazioni risultate idonee.
L’obiettivo del percorso di co-progettazione è quello di arrivare, entro il 31 agosto, alla definizione di un progetto coerente, innovativo e sostenibile, in linea con l’idea progettuale e con i criteri di selezione previsti dal bando dell’associazione nazionale. L’iniziativa Città del Vino è nata nel 2021.
Giovanni Dilluvio