Ci vorrà ancora un po’ di tempo, al momento non quantificabile, per la riapertura delle riserve naturali orientate dello Zingaro e di monte Cofano. Troppo incendi i danni provocati dall’incendio verificatosi a cavallo tra il 25 e 26 luglio scorso alla copertura vegetale, alla fauna e alle infrastrutture destinate alla fruizione in sicurezza. Motivo per il quale entrambe le riserve dovranno osservare un periodo di chiusura alla pubblica fruizione necessaria per effettuare le dovute indagini di polizia giudiziaria, consentire i rilievi indispensabili a determinare il grado di pericolosità riferiti ai fenomeni di dissesto, come si evince dall’avviso pubblicato oggi dal dipartimento regionale per lo sviluppo rurale.
“Sarà necessario, prima della riapertura alla pubblica fruizione, escludere elementi di pericolosità ed eseguire i necessari interventi di ripristino delle infrastrutture per la sicurezza dei visitatori”, si legge nell’avvio. Sarà cura dell’ente gestore comunicare la riapertura della riserva. Oltre al danno, provocato dall’incendio, dunque c’è anche la beffa, visto e considerato che per l’azione criminale di ignoti uno degli angoli più belli della Sicilia sarà costretto alla chiusura nel periodo di maggiore affluenza turistica e non solo.
Giovanni Dilluvio