Il mancato finanziamento della realizzazione del nuovo ospedale di Alcamo in contrada San Gaetano sta provocando numerose reazioni politiche in città. La richiesta avanzata alla Regione dall'Azienda sanitaria provinciale di Trapani non è stata accolta e, infatti, il progetto relativo alla struttura sanitaria alcamese è stato inserito nell'elenco dei progetti non ammissibili a finanziamento dal dipartimento regionale per la pianificazione strategica. E ciò perché si tratta di un progetto inerente le rete ospedaliera e non la misura di finanziamento specifica alla quale ha partecipato l'Asp.
Al di là della motivazione che ha portato all'esclusione del finanziamento, il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, ha chiesto chiarimenti al commissario straordinario dell'Asp, Sabrina Pulvirenti, e, attraverso una nota, ha chiesto un incontro sia alla stessa Pulvirenti che all'assessorato regionale per la salute. “Considerata la rilevanza strategica di tale intervento per l’assistenza sanitaria del nostro territorio", ha affermato Surdi, "è indispensabile comprendere le motivazioni che hanno condotto a tale valutazione.
La comunità merita chiarezza e un impegno deciso da parte del governo regionale”. “Il progetto del nuovo ospedale è pronto, è stato approvato anche dal consiglio comunale e le procedure di esproprio sono state portate a termine", ha ricordato il primo cittadino, "adesso il governo Schifani lo deve finanziare. Il diritto a strutture sanitarie adeguate è una priorità: si individuino le risorse necessarie nella manovra in discussione all’Ars. Alcamo e tutto il comprensorio attendono da troppi anni”.
Nel frattempo, sul mancato finanziamento interviene il movimento Siamo Alcamo, guidato da Giacomo Sucameli. "Dopo i finanziamenti perduti per Palazzo Vutano e Parco Pastore", attacca il politico, "anche il nuovo ospedale di Alcamo svanisce dall’orizzonte. L’esclusione del progetto dalla graduatoria regionale sancisce un’altra pesante sconfitta per la nostra città. È l’ennesimo risultato di incompetenza politica, incapacità amministrativa e totale assenza di dialogo con la Regione. Alcamo continua a pagare l’isolamento istituzionale, arretrando politicamente e culturalmente, mentre i suoi spazi e i suoi servizi scompaiono uno dopo l’altro. A chi amministra questa città ricordiamo che non bastano i murales: Alcamo ha bisogno di una guida vera"