Su monte Bonifato la "tendata" di Muschio Ribelle dal 12 al 16 agosto

Redazione Prima Pagina Golfo

Il gruppo ecologista Muschio Ribelle annuncia pubblicamente la “tendata” sul Monte Bonifato di Alcamo dal 12 al 16 agosto come risposta ai roghi che hanno devastato la Sicilia e all’abbandono dei beni comuni. In programma azioni concrete di cura del territorio come la pulizia dei sottoboschi e la formazione alla guardianía di prevenzione antincendio, oltre a mostre artistiche, musica dal vivo in acustico e laboratori. La scorsa estate l’azione dei guardiani di deterrenza anti-incendio, che hanno presidiato il Monte Bonifato usando i locali abbandonati della Funtanazza come base di appoggio, ha contribuito a evitare che la Riserva fosse devastata dai roghi come avvenuto due anni fa.

Le assemblee pubbliche che si riunivano nei locali della Funtanazza chiedevano fin dal primo giorno che il bene fosse attribuito agli usi civici e messo a disposizione della comunità. Dopo aver sgomberato e murato la Funtanazza usando i soldi della collettività, il Libero consorzio comunale di Trapani, si legge in una nota del gruppo, "ha invece iniziato delle negoziazioni ristrette per la gestione del bene pubblico poco trasparenti, senza bando, accettando unicamente proposte orientate al profitto ed escludendo quelle per il bene comune". Le negoziazioni dovrebbero essere state concluse già a luglio.

Nonostante ciò, l'ex Provincia continua a negare l’accesso agli atti a chi chiede trasparenza su futuro che si prospetta per il bene comune della Funtanazza e per la montagna che sta a cuore a tanti Alcamesi. “Affidare la gestione dei locali della Funtanazza senza bando pubblico e negando la trasparenza può favorire pratiche corruttive e politico-clientelari”, dichiara Muschio Ribelle, “ci stiamo consultando con un team di legali per fare ricorso e saremo lì per Ferragosto per un evento comunitario che reclami la gestione comune del bene, affinché non possano ignorarci”. “Alla apertura al dialogo di noi rappresentanti della cittadinanza, portata avanti fin dal primo giorno con la richiesta di attribuire la Funtanazza agli usi civici, fino ad ora le istituzioni hanno risposto innalzando muri reali e metaforici.

Chiediamo che il nuovo Presidente della Provincia riconsideri le scelte fatte dai Commissari, e nel frattempo ritorniamo alla Funtanazza per fare la nostra parte per curare e proteggere il territorio”.

Comunicato stampa