Una giustizia più vicina al cittadino, ad Alcamo il nuovo sportello di prossimità

L'ufficio Uepe ubicato in un bene confiscato alla mafia in via Tornamira

Redazione Prima Pagina Golfo
Redazione Prima Pagina Golfo
27 Novembre 2025 15:42
Una giustizia più vicina al cittadino, ad Alcamo il nuovo sportello di prossimità

Gestire le misure alternative alla detenzione, monitorare i condannati fuori dal carcere e promuovere il loro reinserimento sociale occupandosi di fornire supporto nel garantire l’esecuzione di misure penali fuori dal carcere e di aiutare le persone a reintegrarsi nella società e nel mondo del lavoro. Sono gli obiettivi dello sportello di prossimità dell'Uepe (Ufficio per le esecuzioni penali esterne) di Alcamo, che dallo scorso giugno è operativo nei locali dell’ufficio di Servizio Sociale del comune in via Tornamira, edificio confiscato alla mafia e restituito alla comunità, a seguito del protocollo d’intesa siglato nel 2024 dal sindaco Domenico Surdi (in rappresentanza dei sindaci del distretto 55) e dal direttore dell’Ulepe, Rosanna Provenzano. 

Ieri pomeriggio, presso la Cittadella dei Giovani, si è svolto un incontro che ha sancito l'inaugurazione dello sportello. Per Surdi si è trattato di "un passaggio significativo per le politiche di inclusione e giustizia di comunità nel nostro territorio. I destinatari di questo nuovo servizio sono i condannati sottoposti a misure alternative alla detenzione, gli imputati in messa alla prova e i condannati a pene sostitutive di pene detentive brevi: persone che, attraverso percorsi controllati e guidati, hanno l’opportunità di reinserirsi nel tessuto sociale, di ricostruire legami e di riottenere fiducia”. Sulla nuova sede, il Sindaco aggiunge: "Uno spazio che testimonia come i beni sottratti alla criminalità possano trasformarsi in strumenti di giustizia, solidarietà e crescita collettiva, dove già ogni giorno vengono accolti anche i beneficiari dell’assegno di inclusione".

Lo sportello è aperto una volta a settimana e si rivolge ai cittadini di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi. "La nuova sede territoriale", si legge in una nota del comune, "avvicina l’azione dell’esecuzione penale esterna alla comunità, favorendo un rapporto più diretto non solo con i cittadini, ma anche con i servizi sociali e sanitari del territorio e il Terzo Settore, promuovendo uno spazio di confronto per lo sviluppo di strategie orientate alla costruzione di una comunità più inclusiva e attenta ai bisogni delle persone, in un’ottica multiagency".

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