Giro di vite dei carabinieri contro il lavoro nero nel Palermitano

Controllate numerose aziende in vari settori di attività

Redazione Prima Pagina Golfo
Redazione Prima Pagina Golfo
18 Settembre 2025 11:36
Giro di vite dei carabinieri contro il lavoro nero nel Palermitano

Nell’ambito di controlli predisposti nel corrente mese di settembre dal Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Palermo, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo ha effettuato, nel capoluogo siciliano e nella relativa provincia, numerosi accessi ispettivi presso aziende agricole, edili, nei ristoranti, nonché attività commerciali di vario tipo e stabilimenti balneari, riscontrando, nella maggior parte dei casi, irregolarità di natura amministrativa e/o penale.

Nel primi 15 giorni di settembre, su 21 attività ispettive avviate, infatti, sono state riscontrate violazioni riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata predisposizione del documento valutazione rischi o del piano operativo di sicurezza nei cantieri, mancata nomina del responsabile del servizio di protezione e prevenzione, mancata formazione e informazione dei lavoratori, mancata individuazione degli addetti alle emergenze antincendio e primo soccorso, omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori etc…) e l’utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza privi della prevista autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Nel complesso, si è provveduto a:

- identificare nr. 109 lavoratori di cui nr. 13 risultati sprovvisti di contratto di assunzione;

- adottare nr. 9 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 81/2008 nei confronti di altrettante aziende per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 10% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro o per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro;

- comminare sanzioni amministrative pari a € 82.704,30.

- contestare ammende pari a € 110.689,72.

Dall’attività ispettiva posta in essere (e dai relativi risultati) emerge una maggiore sensibilità dei datori di lavoro a impiegare lavoratori che siano effettivamente assunti con un regolare contratto (la percentuale dei lavoratori “in nero”, infatti, è appena il 10% dei lavoratori complessivamente controllati, dato moderatamente positivo rispetto al trend del più recente passato ma, di contro, tale attenzione non viene ancora riservata alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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