Urban Sunrise, ad Alcamo arrivano gli artisti Zurik e Taxis

Redazione Prima Pagina Golfo

Ad Alcamo, nel quartiere Maria Ausiliatrice l’arte pubblica continua a parlare il linguaggio della cura, della condivisione e dell’ascolto. Dopo le settimane estive che hanno acceso il quartiere con nuovi colori e nuove relazioni, Urban Sunrise prosegue accogliendo gli artisti Zurik e Taxis, due presenze internazionali che si uniscono al percorso già intrapreso da Tellas, Medianeras, Kitsune, Andrea Buglisi, 2bleene, NeSpoon e Yuda. Insieme, questi artisti e artiste stanno costruendo un mosaico di visioni, segni e gesti che raccontano l’anima viva di un territorio in trasformazione.

Zurik, originaria di Bogotá e oggi residente a Barcellona, fonde nei suoi interventi geometria e movimento, trasformando i muri in superfici fluide e pulsanti. Taxis, artista greco-polacco con base ad Atene, alterna figurazione e astrazione, portando sulle pareti un linguaggio fatto di simboli, ritmo e memoria. Entrambi stanno lavorando in costante dialogo con le persone del quartiere, trasformando la pittura in un’esperienza collettiva che appartiene a tutte e tutti.

Promosso dal Comune di Alcamo con fondi PNRR e curato da Sperone167 ETS, realtà palermitana che da anni sperimenta pratiche di arte pubblica in contesti fragili, Urban Sunrise è diventato un laboratorio di comunità: un esempio concreto di come la rigenerazione urbana possa coincidere con la rigenerazione umana. Con il sostegno della piattaforma internazionale Street Art Cities e la comunicazione curata da VediPalermo, il progetto intreccia sguardi e storie, mettendo al centro le persone del quartiere, vere protagoniste di questa trasformazione.

Urban Sunrise è un progetto di riqualificazione urbana che è nato dall'idea di accorciare le distanze tra centro e periferia, di sistemare gli spazi del quartiere Maria Ausiliatrice creando nuovi centri di aggregazione - afferma il sindaco di Alcamo Domenico Surdi -, soprattutto per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. L'idea è quella di rendere più accessibile, più visibile quest'area della città, che forse per troppo tempo è stata lasciata in balia di se stessa. E questo lo stiamo facendo grazie al potere dell'arte e della cultura, potenti strumenti, utili non solo per entrare in connessione con le residenti e i residenti ma anche per creare nuove opportunità di aggregazione tra tutte le associazioni e le realtà della nostra comunità che già da mesi lavorano realizzando momenti di interconnessione con gli abitanti.

Siamo convinti che questa sia la via giusta per innescare dei progetti virtuosi - conclude il primo cittadino - al fine di rendere non soltanto questo quartiere, ma tutta la città, più vivibile, più sicura e più accessibile”.

In questa visione si inserisce il pensiero di Igor Scalisi Palminteri, artista e curatore del progetto, che sottolinea come Urban Sunrise nasca dal desiderio di costruire presìdi culturali e non presìdi militari, scegliendo la cultura come forma di resistenza civile: “Ai presìdi militari noi vogliamo contrapporre i presìdi culturali. Non è con lesercito o con la repressione che si guariscono i quartieri, le periferie, le zone dombra, che si aiutano le persone che vivono nei contesti emarginati.

È con lamore, con la cultura e con le scuole: con un criterio diverso, pensando a un progetto che guarda al lungo termine. Non possiamo farci condizionare e agire sull'onda delle emergenze. È fondamentale il lavoro che facciamo nei quartieri e che svolgono tante associazioni, tanti operatori e tante operatrici culturali nei luoghi considerati a rischio. Questo lavoro, che è continuo, deve essere sostenuto dalle istituzioni: non possiamo immaginare che, da un momento all’altro, si possano risolvere da soli e con misure di impatto emergenziale problemi atavici che vanno avanti da tanti anni.

Quello che stiamo tentando di fare qui, ad Alcamo, è provare a intervenire in un territorio fragile, che ha bisogno di tanta cura, con un’attenzione legata al mondo dell’arte, quindi con i murales, che non risolvono i problemi delle persone, certo, ma che sicuramente accendono i riflettori sulle marginalità che oggi si vivono nella società contemporanea. Questo è il tentativo diUrban Sunrise - conclude - il desiderio di arrivare a tendere una mano ai bisogni delle persone attraverso un’azione culturale".

E Urban Sunrise continua a farsi spazio di incontro tra arte, cultura e vita quotidiana, Venerdì 24 ottobre, alla Chiesa di San Pietro Apostolo si terrà l’incontro “L’arte di leggere”, una discussione pubblica sul potere generativo della letteratura illustrata e per ragazzi, con Domenico Surdi, Nino Carlotta, Bianca Polizzi, Alberto Culotta, Rossella Balì, Antonella Vaccara, accompagnata da una lettura scenica di Valentina Chiribella.

Nella stessa giornata si svolgeranno, di mattina, tour con le scuole, pensati come momenti di incontro e scoperta dei murales insieme agli studenti e alle studentesse del territorio.

Sabato 25 ottobre, invece, è prevista una passeggiata ecologica aperta ad associazioni, cittadine e cittadini, che si concluderà con un pranzo sociale e “eSQuilibrio”, spettacolo di giocoleria, monociclo e fuoco a cura di Jonathan Marquis, per celebrare insieme la vitalità del quartiere.

Urban Sunrise rappresenta oggi un modello concreto di attivazione comunitaria, un modo nuovo di leggere i quartieri e di lavorare dentro le fragilità urbane. Quello che accade a Maria Ausiliatrice dimostra che pratiche basate sulla partecipazione e sulla fiducia sono strumenti più efficaci e duraturi dei metodi repressivi che troppo spesso si rivelano fallimentari. Dove l’arte entra, la diffidenza lascia spazio alla relazione, l’abbandono si trasforma in possibilità, la solitudine in cooperazione.

Comunicato stampa