Emergenza idrica, com'è andato l'incontro di ieri tra i sindaci e la Regione

Redazione Prima Pagina Golfo

Emergenza superata, ma restano da avviare interventi per evitare che la situazione si ripeta. E’ questa, in sostanza, la sintesi del lungo incontro andato in scena ieri pomeriggio a Palazzo d’Orléans, a Palermo, tra il governo regionale, rappresentato dal vicepresidente Luca Sammartino, e i sindaci dei comuni della provincia di Trapani, con al centro la difficile condizione legata all’erogazione idrica.

“La Regione ha fatto tutto ciò che era in suo potere per tamponare e risolvere nel più breve tempo possibile la crisi”, ha evidenziato l’esponente del governo Schifani. Che ha aggiunto: “Stiamo completando le misure d’emergenza ma, allo stesso tempo, siamo impegnati a portare avanti anche progetti importanti di medio e lungo periodo, per realizzare soluzioni più strutturali sulle reti e sulla distribuzione”. Su tutti, il collegamento tra la diga Arancio e la diga Garcia, che entro 30 giorni permetterà di trasferire velocemente risorse idriche tra i due invasi. Da parte sua, il dirigente generale della protezione civile regionale e coordinatore della cabina di regia sulla siccità, Salvo Cocina (presente all’incontro), ha riferito che “le autobotti della protezione civile hanno raggiunto tutti i comuni che ne hanno fatto richiesta e che è stato completato il collegamento tra gli acquedotti Bresciana e Montescuro, con la messa in pressione del primo, ed è entrato a pieno regime il dissalatore di Trapani”.

Da parte loro, attraverso una nota diffusa dall’Ati idrico trapanese, i sindaci hanno fatto sapere di aver “registrato la disponibilità della Regione al confronto costruttivo per superare l’emergenza, sia con misure immediate e straordinarie che con soluzioni strutturali”. Allo stesso tempo, i sindaci hanno consegnato a Sammartino un documento contenente alcune specifiche richieste per superare definitivamente l’emergenza idrica. Tra queste: la sospensione immediata dei prelievi dall’invaso Garcia per uso irriguo fino al termine dell’emergenza idrica regionale con apposita ordinanza del Presidente della Regione; l’avvio di una commissione d’inchiesta regionale per accertare le responsabilità a vari livelli, che ha portato al depauperamento dell’invaso; l’inserimento in finanziaria regionale di almeno 30 milioni di euro per l’provvedere all’acquisto e collocazione dei contatori idrici per i comuni ex Eas; l’utilizzo di fondi immediatamente disponili a livello regionale per interconnettere il sistema di Montescuro Ovest con il sistema confinante della provincia di Palermo.

Il documento è stato sottoscritto da tutti i sindaci.

Governo e sindaci di incontreranno nuovamente la settimana prossima per verificare lo sviluppo delle soluzioni attivate per l’emergenza.

Giovanni Dilluvio