Criticità dehors e strisce blu a Cinisi, l'associazione dei commercianti chiede interventi al comune

Redazione Prima Pagina Golfo

Il nuovo regolamento comunale sui dehors e l’occupazione del suolo pubblico sono stati i temi al centro di un incontro che l’Associazione commercianti, artigiani e liberi professionisti di Cinisi ha chiesto e ottenuto con l’amministrazione comunale. Una richiesta pervenuta dopo che, negli ultimi giorni, alcune attività commerciali Cinisi sono state destinatarie di sanzioni legate all’occupazione del suolo pubblico. Una situazione, fa sapere l’Associazione, “che ha generato forte preoccupazione tra gli operatori economici locali e ha evidenziato l’urgenza di un confronto diretto”.

All’incontro, aperto a tutte le attività del territorio, hanno preso parte il sindaco Vera Abbate, l’assessore alle attività produttive Roy Cardile, il comandante della polizia municipale Paolo Cavataio e la responsabile dell’ufficio comunale Suap, Nicoletta Cottone. Nel dettaglio, è stata accolta la proposta di istituire un tavolo tecnico congiunto (composto da tecnici dell’Associazione e tecnici comunali) per procedere a una revisione condivisa del regolamento dehors. Inoltre, l’Associazione ha chiesto la sospensione delle procedure sanzionatorie in corso, in attesa degli esiti del tavolo tecnico, mentre in merito alle strisce blu, è stato chiesto che la tolleranza per le soste di 15 minuti venga rispettata evitando l’immediata sanzione.

Inoltre, sempre a proposito delle strisce blu, la proposta dei commercianti è che l’orario venga rivisto non oltre le ore 20 e che vengano sospese la domenica e i giorni festivi. L’Associazione ha anche costituito una commissione interna, composta da tre tecnici, incaricata di redigere un documento di sintesi contenente proposte puntuali di modifica al regolamento, da sottoporre all’attenzione del tavolo tecnico. L’Associazione, si legge in una nota, “ribadisce con fermezza l’importanza del rispetto delle regole e del valore della legalità, principio imprescindibile per una convivenza civile e per una sana competizione tra operatori economici.

Tuttavia, riteniamo fondamentale che le istituzioni mostrino la necessaria flessibilità per permettere modifiche concrete al regolamento, che tengano conto delle reali esigenze del tessuto commerciale locale.