Comuni trapanesi sull'orlo di una grave crisi idrica. I sindaci scrivono al governatore Schifani
La crisi idrica che attanaglia i comuni della provincia di Trapani rischia seriamente di aggravarsi ulteriormente. E ciò perché la cabina di regia regionale tre giorni fa ha stabilito la riduzione della portata idrica per ogni singolo ente dal sistema di Montescuro Ovest. Un calo complessivo del 25% dovuto al depauperamento dell'invaso Garcia a causa sia delle scarse piogge ma anche del prelievo per l'irriguo agricolo a cui, peraltro, l'Ati idrico di Trapani (che comprende i comuni della provincia) si era opposto.
Ecco perché l'assemblea dell'Ati, presieduta dal sindaco di Calatafimi, Francesco Gruppuso, ha già chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Renato Schifani. Tale riduzione, scrivono i sindaci, "risultata inapplicabile per diversi comuni". "L'obiettivo prioritario", aggiungono, "è garantire la sostenibilità del servizio idrico ed evitare gravi ricadute sociali e di ordine pubblico dovute a uno sconsiderato aumento delle turnazioni di erogazione, ritenuto insostenibile per le famiglie".
Per i sindaci, insomma, "la gravità della situazione richiede un confronto immediato e decisioni tempestive per scongiurare l'interruzione di pubblico servizio e gravi disagi alla popolazione". I sindaci ricordano, peraltro, che si tratta della terza riduzione delle portata idrica subita dai comuni del Trapanese, per un totale del -40% nel tempo.