Come superare la crisi idrica nel Trapanese? L'Ati idrico ha la ricetta

Redazione Prima Pagina Golfo

Quattro progetti da far finanziare per superare la crisi idrica in provincia di Trapani, aggravata dalla ulteriore riduzione della portata idrica da Montescuro Ovest. Quattro proposte strategiche poste all’attenzione del tavolo tecnico regionale dall’Ati idrico trapanese tramite il presidente Francesco Gruppuso e il direttore generale Pierluigi Carugno, con l’obiettivo di essere inserite tra le iniziative da finanziare con i fondi del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNIISSI). Nel dettaglio, i quattro progetti riguardano, innanzitutto, il dissalatore di Trapani e il suo potenziamento, portando la sua capacità produttiva da un assetto di un modulo da 96 litri d’acqua al secondo a un assetto stabile su tre moduli da complessivi 288 litri al secondo, così da assicurare ai comuni una fonte di approvvigionamento stabile, non convenzionale, di capacità adeguata e completamente slegata dalle criticità degli invasi e dalle condizioni pluviometriche. L’Ati chiede, poi, la realizzazione di bypass del sistema Montescuro Ovest per superare la rigidità del sistema attuale, dipendente da Garcia, e l’efficientamento emergenziale delle reti di adduzione e distribuzione tramite un intervento massivo e immediato di ricerca delle perdite e di conseguente riparazione straordinaria sulle principali condotte di adduzione e sulle reti di distribuzione comunali più critiche.

Infine, viene chiesto il riuso delle acque reflue depurate per il sostegno dell’invaso Garcia. “Riteniamo che tali opere”, fanno sapere dall’Ati, “siano una risposta possibile alla crisi in atto, aggravata dal collasso imminente del sistema Garcia-Montescuro”.