Alcamo, strada tortuosa in consiglio comunale per la variante al Prg. Fioccano le incompatibilità

Redazione Prima Pagina Golfo

Quale sarà il futuro della variante generale al Piano regolatore generale del comune di Alcamo? I dubbi su quale sarà l'esito dell'iter in corso in consiglio comunale sono molti e concreti. E riguardano, in particolare, i casi di incompatibilità dei consiglieri comunali già acclarati: ufficialmente sono al momento 12, come reso noto dal presidente del consiglio comunale, Saverio Messana, in occasione della seduta del 2 dicembre scorso che, di fatto, ha avviato l'esame dell'atto. A ciò si aggiunge anche l'assenza, per motivi di lavoro, già comunicata dalla consigliera Miriam Avila.

Dunque, al momento sarebbero 11 i consiglieri che possono partecipare e votare la variante al Prg. Ma nel caso in cui dovessero pervenire altre incompatibilità, il rischio è che non ci sarebbe il numero minimo di dieci consiglieri per poter svolgere una seduta di consiglio. Un rischio concreto che aprirebbe le porte alla possibilità che l'atto venga approvato così com'è da un commissario ad acta, senza peraltro esaminare i 21 emendamenti al Prg presentati dai consiglieri con tanto di parere favorevole degli uffici.

Uno scenario, dunque, che, di fatto, escluderebbe il consiglio comunale dall'esame ed eventuale approvazione dell'atto. E, allora, ecco che si starebbe cercando di trovare una soluzione. La legge consentirebbe, a quanto pare, la cosiddetta astensione parziale, ovvero l'approvazione per stralci, con astensione dei consiglieri incompatibili su ogni singolo stralcio, permettendo poi il voto finale sull'intero strumento da parte di tutti i consiglieri presenti.

Di più se ne saprà già in occasione della nuova seduta in programma il 9 dicembre. Il punto relativo al Prg, dopo l'illustrazione lo scorso 2 dicembre da parte del progettista Giuseppe Trombino, è stato "incardinato" e, adesso, non resta che aspettare se il consiglio avrà la possibilità o meno di poter svolgere il proprio ruolo.