Alcamo 2027. Scala: "Una mia candidatura a sindaco? Non la escludo, ma al momento non è la mia priorità"

Redazione Prima Pagina Golfo

E’ coordinatore provinciale della Democrazia Cristina in provincia di Trapani. E’ stato sindaco di Alcamo. Giacomo Scala mastica politica da anni e ne conosce i meccanismi. Lo abbiamo intervistato su alcuni temi attuali nella sua città e non solo.

Domanda. Nei giorni scorsi avete celebrato il congresso provinciale della DC a Mazara. Come coordinatore provinciale del partito, ha espresso soddisfazione per la corposa partecipazione. A che punto siete con il processo di radicamento nel Trapanese?

Risposta. L’Assemblea provinciale ha registrato una partecipazione davvero significativa, come da tradizione nei nostri congressi. Questo dimostra quanto la gente creda ancora nella Democrazia Cristiana e nel progetto delineato dal nostro segretario nazionale Totò Cuffaro. Possiamo affermare con orgoglio che la Dc è ben radicata in tutta la provincia di Trapani, come dimostrano anche i risultati delle ultime elezioni provinciali, in cui sono stati eletti due nostri consiglieri.

D. Nei prossimi mesi vi aspettano alcuni appuntamenti elettorali, tra cui l’elezione del nuovo sindaco di Alcamo. Lei ha detto che proprio ad Alcamo il vostro impegno è forte e deve proseguire con vigore, partendo dal basso e lavorando nell’esclusivo interesse dei cittadini e della comunità. In che modo?

R. Per l’elezione del nuovo sindaco di Alcamo, prevista tra due anni, stiamo già lavorando con determinazione. Si tratta di una delle città più importanti della provincia e il nostro obiettivo è coinvolgere tutte le realtà sociali: dalla scuola al Terzo settore, dalle attività produttive ai corpi intermedi. Non vogliamo limitarci a scegliere un sindaco, ma puntiamo a formare una giunta e un Consiglio comunale capaci di rispondere concretamente alle esigenze della città, migliorando strutture, infrastrutture e servizi.

D. Da alcamese ed ex Primo cittadino, che idea si è fatto delle fibrillazioni politiche in atto da alcune settimane?

R. Le tensioni politiche in corso riflettono la delusione verso un’amministrazione che non ha mantenuto gli impegni presi con gli elettori, spingendo molti a prendere le distanze. Quando si lavora solo con slogan, senza risultati concreti, si arriva a queste situazioni. Surdi ha beneficiato di un consenso emotivo, ma l’assenza di risultati tangibili ha portato a un evidente arretramento della città. Da ex sindaco dico con fermezza che amministrare significa essere presenti e impegnati 24 ore su 24; Surdi deve scegliere se fare il sindaco a tempo pieno oppure dedicarsi ad altro.

D. Abc fuori dalla maggioranza che sostiene il sindaco Surdi e dentro il Pd. In politica le sorprese non finiscono mai?

R. La politica è spesso teatro di sorprese. Molti, delusi dall’attuale amministrazione, cercano di prendere le distanze per riguadagnare credibilità perduta. Tuttavia, anche se dovessero allontanarsi, rimarranno comunque nell’area del centrosinistra. Alcamo ha bisogno di qualcosa di diverso: di correttezza, stabilità e una visione proiettata al futuro, con un pieno coinvolgimento della cittadinanza.

D. Tra i corridoi della politica e in consiglio comunale si parla di mozione di sfiducia al sindaco. Il primo cittadino ne ha fatto cenno sui social, riferendosi a burattini e burattinai. Pensa che ci sia qualcosa di concreto o sono solo voci infondate?

R. La politica è fatta di confronto e, in questo momento, è inevitabile discutere della crisi in atto. Tuttavia, mi dispiace leggere termini come “burattini” e “burattinai”, che spesso indicano modi di fare poco trasparenti. La politica è una cosa seria e deve essere sempre esercitata con serietà e trasparenza, elementi che purtroppo sono mancati nella nostra città negli ultimi anni.

D. C’è chi sostiene che alle prossime elezioni Lei potrebbe ricandidarsi a sindaco. È solo fantapolitica o un pensierino lo sta facendo?

R. Quando si avvicinano le elezioni amministrative, i candidati sembrano sempre tantissimi. Sicuramente darò il mio contributo alla città, discuteremo con le forze politiche di maggioranza e cercheremo di trovare una sintesi. Non escludo di essere nuovamente in corsa, ma al momento non è la mia priorità.

Giovanni Dilluvio