Accordo Surdi-Pd. Scala (Dc): "Il sindaco getti la spugna"

Redazione Prima Pagina Golfo

L'ingresso in giunta del Partito democratico di Alcamo sta provocando, com'era prevedibile, una ridda di reazioni politiche. Se da, un lato, la novità è stata accolta positivamente dagli stessi dem (anche a livello provinciale con la segretaria Valeria Battaglia e con il placet del deputato Dario Safina) e dai gruppi consiliari del Movimento 5 stelle e Avanti con Surdi, dall'altro, i partiti di opposizione hanno iniziato a criticare aspramente quanto sta accadendo politicamente in città. A intervenire nell'agone politico è Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo e attuale segretario provinciale della Democrazia Cristiana, che assieme alla segreteria cittadina del partito non le manda certamente a dire al sindaco Domenico Surdi & Co.

“Da otto anni", si legge nella nota diffusa poco fa, "assistiamo ad Alcamo all’elogio dell’ignoranza inconsapevole e dell’arte della improvvisazione. Oggi, finalmente, anche alcuni dei più accaniti sostenitori di questo governo cittadino si sono dovuti arrendere di fronte all’evidenza di una gestione fallimentare della città”. “Non è più sostenibile", prosegue la nota, "un governo che in otto anni non è stato capace di produrre un solo atto di pianificazione del territorio: la revisione del piano regolatore attende ancora di essere portata in Consiglio e intanto si va avanti di variante in variante; il piano di utilizzo del Demanio Marittimo, portato in Consiglio per l’adozione, è stato emendato dagli stessi consiglieri che fanno riferimento al sindaco; il piano del traffico è ancora in stato embrionale, ma i tecnici incaricati della redazione, durante una seduta pubblica, hanno dichiarato che la pista ciclabile, così come realizzata, è pericolosa”.

“Un governo che, a dispetto di quanto sbandierato in campagna elettorale, non ha fatto altro che mettere le mani nelle tasche dei cittadini: la Tari ha subìto continui aumenti così come il servizio idrico. Aumenti a cui - continuano - corrisponde un peggioramento dei servizi resi. Un governo che in otto anni non ha realizzato nessuna opera pubblica, a meno che non si vogliano considerare tali due pezzetti di marciapiede e due parcheggi, insufficienti anche per un condominio, costruiti ad Alcamo Marina. Un governo che non riesce a dare neppure il minimo sindacale di decoro urbano e di servizi essenziali alla comunità amministrata. Un governo in mano alla burocrazia che opera con una visione ragionieristica della cosa pubblica, legato ai fatti formali e completamente scollegato dalla vita reale”.

“Crediamo che per il sindaco sia arrivato il momento di ammettere che è necessario gettare la spugna per evitare ulteriori danni alla nostra comunità. Questa è la soluzione adeguata per il bene della città e non cercare posizioni di comodo quale l'integrare la giunta con il Pd, che deve ricordare bene tutto quello che ha detto e scritto della giunta pentastellata di Alcamo. È evidente che il Pd preferisce la poltrona alla correttezza. Saremmo facili cassandre se dicessimo oggi che questo accordo sa tanto dell'abbraccio della Mantide Religiosa, e questo abbraccio si sa...porta a morte sicura", concludono.